Eccomi quindi qui ad approfondire l'argomento, cercando di fornire un contorno "storico", per quanto possibile, alla storia di Gundam attraverso il mondo delle pubblicazioni amatoriali.
Iniziamo dall'etimologia del nome: il termine Ú doujinshi, e significa letteralmente "rivista per le stesse persone", in pratica una fanzine, una rivista amatoriale autoprodotta creata da fans per altri fans.
Il secondo fascicolo di WHITE BASE, fanzine del fanclub gundamico Side 7.
L'avvento del Comiket di certo cambiò le cose, garantendo una copertura di pubblico più ampia e variegata, e quindi anche un nuovo modo di agire e interagire tra appassionati: era l'inizio di una nuova cultura di massa, con i suoi rituali e le sue aspettative.
La collezione completa di Gun Sight, curata dal Gundam Fan Club. Nel 2007 Ú stata battuta ad un'asta del Mandarake per 2000 euro.
Prodotta e commercializzata dal "Gundam Fan Club", Ú raccolta in quattro fascicoli usciti tra il 1979 e il 1980, più uno speciale "extra" chiamato Gun Motoki.
I contenuti di alcuni di questi doujinshi verranno poi ripresi anche da Gundam Century, prima pubblicazione di natura canonica dedicata alla serie.
Quello che però a noi intriga di più del mondo dei doujinshi Ú quel romantico ruolo di "fucina" di nuovi talenti che nascono dal nulla.
La storia più divertente in questo senso Ú probabilmente quella di Ai Naniwa, che nel 1979 esordisce al Comiket con una parodia che racconta le avventure umoristiche di Char e Garma ritratti come due gattini, Char-neko no koto (traducibile come "Le vicissitudini di Char il gatto").
La copertina del numero OUT Anime Parody Comics, e il volumetto di Char-neko no koto.
La rivista OUT, sempre all'erta sulle nuove tendenze del fandom, inviterà l'autrice a contribuire con le sue storie brevi nella sua nuova testata dedicata ai fumetti autoprodotti basati su serie famose, OUT Anime Parody Comics, inaugurata nel 1982.
Nel 1983 sia i doujinshi che gli episodi su rivista verranno raccolti in un volumetto monografico edito dalla Minoru Shobu.
Certo Ú che guardando queste datatissime illustrazioni, diventa piuttosto palese da che farina sarebbero saltati fuori gli "orfanucci" decenni dopo.
E' difficile scovare chi e quando tra i "grandi nomi" abbia contribuito a far grande il fandom gundamico negli anni passati, un pò per la mancanza di database completi, un pò per la difficoltà di identificare gli autori in un marasma di pseudonimi e nomi d'arte.
Diventeranno famosi: Yasuhiro Nightow, Akihiro Itou e Kotetsuko Yamamoto con i loro contributi gundamici.
Tra questi vale la pena ricordare lo Studio Kantanfu, dietro cui si celano Hajime Yamamura, Koichiro Yonemura e il famosissimo Yasuhiro Nightow, autore di Trigun e Blood Blockade Battlefront, che negli anni '90 lega il suo nome a parodie di F91; ricordiamo il fumettista Akihiro Itou, che col circolo Cablehogue Unit sfornava pornazzi con "Chris" McKenzie di Gundam 0080 come protagonista, e certo degna di nota Ú la celebrata autrice di manga yaoi Kotetsuko Yamamoto, che sotto lo pseudonimo Hakaider e il circolo Hamburger Mania firmava saghe infinite dedicate a Duo e Heero di Gundam Wing, tra cui la più longeva e preziosa Ú di certo Wonderful Life, che vede i due personaggi inseriti in un universo alternativo dove Duo Ú un affascinante host e Heero un pasticcere in erba.
Ma il mondo dei doujinshi non Ú fatto solo di debuttanti allo sbaraglio. Molti autori già affermati decidono di realizzare fumetti autoprodotti, magari come extra dei loro lavori più famosi, o per proporre un'idea originale scartata dagli editori, mentre altri lo fanno per mero divertimento o spirito di condivisione.
Alcuni dei doujinshi che vedono la partecipazione di Hideaki Anno. MS Gundam Fan Club Char's Counterattack parte da una quotazione minima di 800 euro.
Tra gli altri contributi dei fanciulli della Gainax ricordiamo anche un'esordiente Hajime Ueda, che anni dopo contribuirà al character design di FLCL, ma nel 1994 disegnava doujinshi su Victory Gundam.
Altri contributi eccellenti in questo senso sono visibili anche in tempi recenti.
Takayuki Yanase, il contributo di Akira Yasuda 10 anni dopo ∀ Gundam e Yasuo Ohtagaki.
Un'altra tendenza recentemente osservata poi, Ú quella dei "contributi dello staff": animatori e storyboard artists che escono dall'"anonimato" e mettono a disposizione dei fans schizzi e design originali, studi e illustrazioni.
Riflettori sugli animatori: Mutaguchi Hiroki e Abe Shingo, Masami Obari.
I due hanno collaborato al fascicolo M & A's Drawing Works, dove mecha SD si tramutano in "Real Type" e viceversa a secondo dell'interpretazione dell'artista.
Menzione speciale anche per Masami Obari, che negli ultimi tempi ha sfornato svariati libri dedicati all'ultima serie su cui ha lavorato, Gundam Iron-blooded Orphans.
Segnalo poi, a titolo meramente aneddotico, l'esperienza "inversa" di Masafumi Matsuura: salito agli allori con i suoi manga UC alternativi, tra cui ricordiamo Outer Gundam, Gundam Moon Crisis e Gundam REON per la casa editrice Mediaworks sulla rivista MS SAGA, negli ultimi anni si Ú dedicato esclusivamente a doujinshi, tra cui spiccano side stories e contributi originali dedicati ai suoi manga più famosi, probabilmente stampati in via amatoriale poichÚ rifiutati dall'editore...
Qui abbiamo solo preso in considerazione i doujinshi più famosi o i nomi più importanti del panorama dell'animazione giapponese, più che altro per fornire un'istantanea di autori celebri che hanno scelto di legare il loro nome a Gundam per vie meno ufficiali e più dirette, sia a livello di contatto con i fan che dal punto di vista della liberta' creativa.
Alla fine però tutto si riassume in una domanda: perchÚ spendere (tanti) soldi per comprare un prodotto non ufficiale, spesso e volentieri non perfetto nell'esecuzione e nella produzione, che di fatto non arricchisce affatto il franchising cui fa riferimento, ma solo un singolo individuo..? Fermo restando che all'autore più che i denari entra in cassa la gloria (molti circoli finiscono in rosso le loro partecipazioni a questo genere di eventi, non rientrando delle spese), e l'universo dei doujinshi Ú ufficiosamente tollerato da studi di animazione, case editrici e sponsor proprio per la sua natura di "pubblicità indiretta" e cementificazione del fandom, credo che quello che spinga un fan a comprare la produzione di un altro fan rientri nell'ambito della condivisione di interessi.
In mondi frenetici digitalmente ostruiti, spesso e volentieri fa piacere interagire dal vivo con altri appassionati che condividono serie, personaggi o coupling (le coppie) preferiti... Alla fin fine, si parte da un "circolo" di individui che cerca di coinvolgere un "circolo" ancora più grande di appassionati attorno alle proprie attività ... E quando c'Ú di mezzo la passione questa Ú sempre cosa buona e giusta, no?
Recentemente ho vinto l'asta l'intera collezione di doujinshis Gunsight!!! Nei prossimi mesi ho intenzione di condividere con tutti sul blog dove lavoro!!:
RispondiEliminasakuga80.blogspot.com
Saluti!!
MADRE DE DIOS!!!!!
EliminaComplimentissimi! Ho visto il blog, davvero incredibile! Lo tengo d'occhio in attesa del post su Gunsight ;o; <3
Grazie infinitamente in anticipo per le condivisioni T_T !!!