Festeggiamo con la consueta release di una scanlation più unica che rara, dritta dal catalogo della mostra GUNDAM Generating Futures.
Sfogliando il catalogo, molte sono le riflessioni sulla guerra, il progresso, ma anche la vita di tutti i giorni e i viaggi formativi. A conclusione di volume, due lavori in uno del mangaka Jun Hanyunnyuu, le tavole di "Gundam Museum (Non Ufficiale)" e il dipinto "Idolo Gundamico", posto a sua conclusione.
In un fandom popolato da strani esseri (e ci includo anche me stessa), credo che condividere un lavoro caustico, grottesco e parodico come questo non possa farci che bene.
E' un fumettino breve, ma che tocca nel vivo tanti comportamenti odiosi di cui spesso siamo colpevoli anche noi, e a suo modo ci offre la sua sull'immagine di un'infanzia tradita in virtù del lucro dei tempi moderni e di una certa "mitologia" e fanatismo sulla prima serie televisiva che possiamo osservare anche da noi in Occidente e in Italia, oltre che in Giappone.
Jun Hanyunyuu (anche scritto "Hanyunew"), classe 1970 Ú originario di Nagano.
Mangaka e sceneggiatore, ama citare tra le sue influenze artistiche Egon Schiele.
Nel 1995 inizia a serializzare i suoi lavori sulla rivista Comic Beam della Enterbrain, di cui il più famoso Ú senza dubbio Koi no Mon del 1998, da cui poi sarà tratta una versione cinematografica nel 2004 nota in Occidente come Otaku in Love.
Dopo l'intervento in GUNDAM Generating Futures tornerà ad occuparsi di gundamico con il folle Ore wa Nama Gundam nel 2010 cui farà seguito nel 2011 Ore wa Nama Gundam UC, entrambi serializzati sulla rivista Gundam ACE della Kadokawa.
Detto ciò, vi lascio alla lettura! ➡ Gundam Museum (Non Ufficiale)
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